Raffreddoremed 12 Compresse Eff
Raffreddoremed 12 compresse eff
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- Minisan del prodotto: 023178054
€7,32
DENOMINAZIONE
RAFFREDDOREMED
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Decongestionanti nasali per uso sistemico.
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PRINCIPI ATTIVI:
Paracetamolo; acido ascorbico; dimetofrina cloridrato; caffeina anidra; clorfeniramina maleato; isopropamide ioduro.
ECCIPIENTI
Capsule rigide: magnesio stearato, azorubina (E122), indigotina (E132), titanio biossido (E171), gelatina, acqua depurata. Compresse effervescenti: acido tartarico, glicina sodio carbonato, aroma arancia, aroma limone, saccarina sodica, sodio benzoato, saccarosio.
INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi dell'influenza e del raffreddore.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bambini di eta' inferiore ai 12 anni; malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, ipertiroidismo, ipertrofia prostatica e glaucoma; in pazienti in trattamento concomitante con farmaci antidepressivi (IMAO) e nelle 2 settimane successive a tale trattamento, poiche' gli effetti anticolinergici della clorfeniramina vengono potenziati dagli inibitori delle monoaminoossidasi; affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l'asma, sindromi da ritenzione urinaria, stenosi dei vari tratti dell'apparato gastroenterico e urogenitale, ulcera gastrica stenosante; i prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica; grave insufficienza epatocellulare; gravidanza ed allattamento.
POSOLOGIA
Adulti: 1 capsula rigida o 1 compressa effervescente ogni 8-12 ore, secondo la gravita' dei sintomi. Non superare le 3 capsule o compresse giornaliere, in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. E' consigliabile assumere il prodotto a stomaco pieno. Le compresse effervescenti vanno sempre disciolte prima dell'uso in mezzo bicchiere d'acqua. Non superare le dosi consigliate.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
AVVERTENZE
I pazienti con insufficienza renale od epatica devono consultare il medico prima di assumere questo medicinale. Somministrare con cautela nei pazienti con stati di deplezione del glutatione, come la sepsi, poiche' l'uso del paracetamolo puo' aumentare il rischio di acidosi metabolica. Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. La clorfeniramina, come gli altri farmaci con proprieta' anticolinergiche, deve
essere somministrata con cautela in caso di epilessia, grave ipertensione, gravi disturbi cardiovascolari, aumentata pressione intra- oculare (incluso il glaucoma), ipertrofia prostatica, grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale, bronchite, bronchiectasie e asma bronchiale. Le proprieta' anticolinergiche della clorfeniramina possono
causare in alcuni pazienti sonnolenza, vertigini, visione offuscata e deficit psicomotorio, che possono seriamente interferire con la capacita' di guidare e usare macchinari. La clorfeniramina puo' aumentare gli effetti dell'alcool, pertanto l'uso concomitante deve essere evitato. L'uso concomitante di farmaci che possono causare sedazione, come ansiolitici ed ipnotici, puo' provocare un aumento degli effetti sedativi, pertanto e' necessario consultare il medico prima di assumere la clorfeniramina contemporaneamente a questi farmaci. Particolare cautela occorre nel determinare la dose in soggetti anziani e in soggetti in eta' pediatrica in considerazione della maggiore probabilita' che essi manifestino effetti neurologici anticolinergici ed eccitazione paradossa (aumentata energia, agitazione, nervosismo). Il farmaco non deve essere utilizzato insieme a prodotti che contengono antistaminici, comprese altre preparazioni per la tosse e il raffreddore contenenti antistaminici. Durante l'assunzione del farmaco deve essere evitato l'uso eccessivo di alimenti contenenti caffeina (es. caffe', the e alcune bibi
te). Le compresse effervescenti contengono saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Ogni compressa effervescente contiene 163,5 mg di sodio, di cio' si tenga conto in pazienti che
seguono una dieta a basso contenuto di sodio. L'eccipiente azorubina, nelle capsule rigide, puo' causare reazioni allergiche.
INTERAZIONI
E' sconsigliato l'uso del prodotto se il paziente e' in trattamento con farmaci antiinfiammatori. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). L'effetto anticoagulante del warfarin e degli altri derivati cumarinici puo' essere potenziato dall'uso regolare e prolungato del paracetamolo, con aumento del rischio di sanguinamento; l'assunzione occasionale non ha effetti significativi. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-periossidasi). L'uso concomitante di clorfeniramina e farmaci ipnotici, ansiolitici e sedativi puo' potenziare la sonnolenza. L'uso concomitante di alcool puo' avere effetti simili. La clorfeniramina inibisce il metabolismo della fenitoina con conseguente possibile manifestazione di effetti tossici da fenitoina. Gli effetti anticolinergici della clorfeniramina vengono potenziati dagli inibitori delle monoaminoossidasi.
EFFETTI INDESIDERATI
Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita' quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia. Disturbi psichiatrici: nervosismo, confusione, eccitazione, irritabilita', incubi. Patologie del sistema nervoso: sedazione, sonnolenza, insonnia disturbi dell'attenzione, coordinazione anormale, vertigini, cefalea. Patologie dell'occhio: disturbi della funzione visiva, visione offuscata. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, aritmie. Patologie vascolari: ipotensione, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo in pazienti sensibili all'aspirina e ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei, ispessimento delle
secrezioni bronchiali. Patologie gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci, vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia. Patologie epatobiliari: alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatite esfoliativa, rash cutanei, orticaria, fotosensibilita'. Sono stati segnalati casi molto rari di reazioni cutanee gravi, come eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: contrazioni muscolari, debolezza muscolare. Patologie renali ed urinarie: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria, ritenzione urinaria. Patologi
e sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento, costrizione toracica. Quando il dosaggio raccomandato del medicinale e' associato all'assunzione di caffeina con la dieta, e' possibile che si manifesti un incremento dei potenziali effetti collaterali associati alla caffeina, come insonnia, agitazione, ansieta', irritabilita', cefalea, disturbi gastrointestinali e palpitazioni. I bambini e i pazienti anziani sono piu' suscettibili agli effetti neurologici anticolinergici e all'eccitazione paradossa (aumentata energia, agitazione, nervosismo). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza e l'allattamento.